Seminiamo Saperi on-line, Sabato 9 Maggio 2020. COSA FANNO LE PIANTE DOPO UN INCENDIO? ALCUNI ESEMPI DAL MONTE PISANO

L’incendio sul Monte Pisano del 24 Settembre 2018 ha lasciato una profonda cicatrice in tutti noi, ma soprattutto ha lasciato una ferita molto ben visibile sui nostri Monti, ferita pari a oltre 800 ettari di bosco bruciati. Le ferite però, con il tempo, possono essere riparate.

Per partecipare al seminario on-line, il 9 Maggio 2020 dalle 17:30 alle 19:30, clicca qui!

Fotografia di Davide Borgia

Ecco il link youtube, per i più timidi.

Durante questo seminario, il Dott. Davide Borgia, dottorando presso il Dipartimento di Scienze Agrarie e Forestali (SAF) dell’Università degli Studi di Palermo in collaborazione con la Dott.ssa Francesca Logli, esperta di gestione forestale del Parco Migliarino San Rossore Massaciuccoli, ci guideranno in un tour virtuale a partire da Crespignano e Nicosia per capire insieme come la vegetazione ricomincia a colonizzare il territorio dopo un incendio. Quanto osservato tra l’incendio del 2009 e l’incendio del 2018 può servirci da caso studio sull’evoluzione vegetale del Monte dopo l’incendio del 2018. Ricordiamo che nell’area Mediterranea gli incendi rappresentano uno dei maggiori elementi di disturbo ecologico.

Gli studi sulle dinamiche di ricrescita vegetazionale, oltre che sulle indagini in campo, si basano anche sull’analisi di serie storiche di ortofoto (ossia una particolari fotografie aerea che vengono corrette geometricamente e che possono quindi essere usata per misurare le distanze reali), che ci possono dare informazioni su come la vegetazione si è evoluta negli ultimi decenni, non solo in termini di estensione areale, ma anche in termini di presenza e distribuzione delle diverse specie, facendoci anche riflettere su quali specie siano autoctone e quali no (alloctone), nonostante ormai presenti sul territorio da molti anni e quindi per noi molto familiari. Tramite quindi l’associazione dello studio delle ortofoto alle indagini sul campo, gli esperti sono in grado di prevedere in che modo si rigenerà il bosco a seguito dell’incendio, nonché di ipotizzare come si sarebbe evoluto se l’incendio del 2018 non si fosse sviluppato con la violenza che purtroppo tutti ricordiamo.

Ecco il link youtube, per i più timidi.