di Andrea Costa per greenreport.it
L’idea per evitare una riduzione delle rese e l’aumento dei costi è semplice: studiare delle tecniche che riducano lo sviluppo delle piante indesiderate
Qui sono raccolti i materiali informativi che lo Sportello mette a disposizione.
di Andrea Costa per greenreport.it
L’idea per evitare una riduzione delle rese e l’aumento dei costi è semplice: studiare delle tecniche che riducano lo sviluppo delle piante indesiderate
Sabato 24 settembre: Lo scopo di questo appuntamento era quello di mostrare ai partecipanti come effettuare la manutenzione alle fosse di guardia, poste tra boschi e coltivi nella parte alta dei terrazzamenti del Monte Pisano. Anche se la dimostrazione pratica non è stata possibile a causa dell’interruzione da parte della pioggia, l’inquadramento della questione manutenzione fatta da Fabio dalla zona panoramica del Monte Termine da via degli Omberaldi è valsa ampiamente il “prezzo del biglietto”: ottimo Fabio!”
8 ottobre, secondo appuntamento:
ATTENZIONE, ieri da Romolo è venuto il su’ nipote, il “bimbo” di Remo, che ci ha spiegato perché la recinzione anticinghiale non fa: è talmente secco che lo zampino del cinghiale non scarica a terra a chiudere il circuito, sicché non gli arriva l’impulso dissuasore della corrente. Il rimedio consigliato è bagnare un po’ vicino alla recinzione, nel punto dove hanno preso a entrare nell’orto. Sul Facebok ci suggerisce giustamente Simone Soldani che bisogna anche bagnare dove è lo scarico a terra, altrimenti si rischia che comunque non si chiuda il circuito. Aggiungiamo che in questo caso forse è il caso di pensare a piantare più profondamente il paletto che scarica a terra raggiungendo un livello di terreno che rimane bagnato tutto l’anno, anche in anni siccitosi come questo.
Che passeggiare per boschi avesse effetti positivi sulla salute fisica e mentale potevamo averlo già dedotto dall’esperienza diretta ma ora abbiamo, grazie alle ricerche di CNR e CAI, una serie di dati puntuali che lo dimostrano e anche una serie di proposte di attuazione delle terapie complementari “forestoterapiche”.
I due volumi sono scaricabili gratuitamente:
https://www.cnr.it/sites/default/files/public/media/attivita/editoria/9788880804307_terapia%20forestale.pdf
https://www.cnr.it/sites/default/files/public/media/attivita/editoria/TF_2_el_ed.pdf
Il dottor Andrea Bertacchi (Università di Pisa), Fabio Casella (Sportello di Agroecologia) e il dottor Francesco Drosera (Regione Toscana), uniti sia professionalmente che da un legame di profonda amicizia si sono riuniti in questa occasione offerta per la popolazione della Valgraziosa e oltre dallo Sportello di Agroecologia. Ci hanno parlato di indagini geobotaniche sui boschi e sulle macchie, della storia di un paesaggio costruito e di interventi sulla vegetazione forestale. Gli interventi a conclusione delle esposizioni sono stati molti e stimolanti sia per il pubblico che per i tre relatori.
Leggi tutto “CONTINUIAMO A PARLARE DEL MONTE: boschi, macchie e coltivi – resoconto e materiali del Seminiamo Saperi di Sabato 18 dicembre 2021” Il Territorio del Monte Pisano è stato intensamente antropizzato fin dal medio evo.
Pur essendo stato terra di confine per intere generazioni, ha visto entrambi i suoi versanti, quello pisano e quello lucchese, interessati da tecniche di gestione identiche nelle strutture sia di carattere boschivo che agricolo, strutture che oggi possiamo definire senza ombra di dubbio di connotazione agroecologica.
Un progetto di recupero delle varietà produttive di castagno relitte presenti in un’area di crinale della della Valgraziosa oggi ha preso il via. Fabio Casella, che ha registrato la presenza di questi antichi innesti, accompagna Maurizio Bertolini, personalità di riferimento internazionale per i muretti a secco, a individuare le piante buone osservando la qualità del seme, visibile solo ora in autunno.
continuaEcco finalmente il resoconto del seminario sulla sicurezza idraulica del Monte Pisano e dei suoi terrazzamenti. Qui si può vedere tutta la registrazione e anche i singoli video trasmessi durante il seminario. Le presentazioni dei relatori sono state gentilmente messe a disposizione dello Sportello che volentieri le condivide con i suoi fedeli utenti e con il popolo di internet, naturalmente, come tutto il materiale del sito, con licenza creative commons, secondo la quale vanno citati gli autori se riutilizzate questi materiali. Spero si riesca ad apprezzare il grande lavoro che è stato fatto!
Analisi storica e documentale del territorio agroforestale del Monte Pisano e degli eventi d’incendio boschivo. A cura di Fabio Casella e del servizio di antincendio boschivo del Comune di Calci
Maurizio Gioli, agronomo laureato alla Facoltà di Agraria di Pisa ed esperto teorico-pratico nei campi di agricoltura biologica, agroecologia e permacultura con il prezioso contributo della Sig.ra Pina Biagioni, esperta locale e abitante del Monte, ci guidano in questo laboratorio pratico – virtuale.
Il Professor Fabio Caporali, Università degli Studi della Tuscia, festeggia quest’anno le “nozze d’oro” con l’agroecologia, avendo iniziato nel 1971 ad analizzare la pratica agraria da un punto di vista ecologico. Dall’alto della sua sua enorme esperienza ci ha indicato la via per riportare le attività dell’uomo a uno sviluppo armonico con la sua “casa”, il pianeta di cui abbiamo la responsabilità. Questa via non può che avere un approccio multidisciplinare, in cui le singole discipline trovano finalmente una sintesi di equilibrio tra il dare e l’avere dalla natura, in cui il bene comune prevale su quello privato.
Autori:
Prof. Fabio Salbitano1, Dott. Cristiano Foderi1 e Dott. Andrea Bertacchi2
Partecipazione di:
Dott. Gianluca Calvani3, Dott. Franco Cerchiarini3 e Dott. Francesco Drosera4
Committenza:
Regione Toscana
Leggi tutto “Indirizzi operativi per la realizzazione di interventi di ripristino dei soprassuoli boscati interessati dagli incendi di Calci 2018 e Vicopisano 2019”
Luca Puglisi, direttore del Centro Ornitologico Toscano ci parla di quali siano le specie che vivono sui Monti Pisani e anche quando e dove sono state segnalate e come le loro popolazioni siano variate negli anni. Si parla di Capinere, pettirossi ma anche aquile, falconi ed elusive rarità. Una panoramica sull’avifauna di questo comprensorio, plasmato dalle attività dell’uomo e oggi sempre più riconquistato dalla natura.
Leggi tutto “CHI VIENE E CHI VA: GLI UCCELLI DEI MONTI PISANI. Resoconto e materiali del Seminiamo Saperi on-line del 7 Novembre 2020.”Lo studio della sostenibilità agronomica comprende lo sviluppo di nuove soluzioni per conservare la fertilità del suolo e la diminuzione degli input esterni garantendo la produzione agricola. Seguono alcuni video sui risultati delle sperimentazioni per una gestione integrata delle erbe infestanti nelle coltivazioni, sperimentazioni realizzate dalla Scuola Superiore Sant’Anna nell’ambito del progetto europeo Horizon 2020 IWMPraise [https://iwmpraise.eu/] e LEGVALUE [http://www.legvalue.eu/]
Leggi tutto “La Scuola Superiore Sant’Anna con il progetto H2020 IWMPRAISE sta sperimentando nuovi percorsi di sostenibilità agronomica”Un breve confronto tra la produzione dei gas serra nell’industria e nell’agricoltura, e tra l’allevamento intensivo e quello di pascolo alimentato ad erba, permette di chiarire quali siano le strategie anti-riscaldamento globale da preferire.
Il WWF ha organizzato una piattaforma didattica on line intitolata “One Planet School” con corsi ( insieme di lezioni) sia per docenti che per il pubblico sui temi che riguardano la gestione dell’ambiente. Nel corso che tratta il tema “Suolo: la pelle della Terra”, c’è la lezione (n.8) di Fabio Caporali, nostro riferimento cardine per l’agroecologia, intitolata ” Agroecologia: impariamo dagli ecosistemi”. Nella lezione si fa anche riferimento al Green Deal.
ONE PLANET SCHOOL > Suolo: la pelle della Terra > lezione 8
Dalla Treccani si legge: Il far provvista di foraggio e vettovaglie. Si dice anche, in etologia (in ingl. foraging), del comportamento di quegli animali che, nel loro ambiente, vanno muovendosi in continua ricerca di cibo per sé e per la propria prole.
Il foraggiamento è dunque una pratica naturale ed essenziale per la sopravvivenza di qualsiasi animale. Gli animali selvatici sanno come farlo.
Il foraggiamento artificiale, la somministrazione di cibo da parte dell’umano verso la fauna selvatica, invece, comporta una quantità smisurata di danni. Ma vediamoli nel dettaglio, soprattutto per quanto riguarda il cinghiale.
La natura vuole che il cinghiale si procuri il nutrimento frugando il suolo alla ricerca di radici, larve di coleotteri e altre bestiole. Questo rimaneggiamento naturale del suolo giova al bosco, rende il suolo forestale più sciolto e riduce il numero di roditori che danneggiano le radici degli alberi. Espellendo sementi non digerite miste alle feci, il cinghiale propaga le piante indigene in modo del tutto naturale. Questo Suide, accurato rovistatore, si può dimostrare nocivo in caso di pressione eccessiva sul territorio.
Leggi tutto “Troppi Cinghiali? Vanno segnalati!”Lo Sportello con i suoi esperti dà assistenza ad allevatori di animali da cortile ed aspiranti tali.
Leggi tutto “L’UOVO, LA GALLINA E ALTRE CREATURE. materiali del Seminiamo Saperi on-line del 18 Aprile 2020.”…ovvero cosa vedere, cosa aspettarsi da un muretto a secco dei nostri terrazzamenti? tanti animali, tanta qualità ambientale e massima biodiversità!
Leggi tutto “La piccola fauna nascosta dei muretti. Una lucertola per amica… . Materiale del Seminiamo Saperi on-line del 11 Aprile 2020.”