Vicopisano 24-8-2021 – Sopralluogo area incendio 14-15 agosto 2021

Su richiesta di alcuni proprietari, rappresentati da Gianluca Bovoli, ci siamo attivati per un sopralluogo al fine di individuare la vecchia rete scolante del sistema terrazzato su cui insistono gli oliveti distrutti dall’incendio del 14-15 agosto 2021.
Oltre a Francesca Pisseri e al sottoscritto Fabio Casella in qualità di esperti dello sportello, ci ha guidati sul posto Federica Ottanelli dell’ Ass.ne Dèi Camminanti che conosce bene il territorio interessato dall’evento e insieme a alcuni proprietari abbiamo visionato lo scenario.
E’ stato impressionante ritrovarsi in un’area completamente arsa con la terra ancora calda ad una settimana dallo spegnimento completo dell’incendio.

Premessa

Di regola quando si parla del sistema scolante di un terrazzamento il primo aspetto da tenere di conto è l’accertamento della provenienza delle masse d’acqua piovane e l’individuazione degli impluvi in cui indirizzarle, senza che possano mettere in crisi l’intera struttura agricola.
I rischi più frequenti derivanti della cattiva manutenzione delle strutture idrauliche di difesa del terrazzamento sono crollo dei muri a secco e/o delle “ripe” e il riempimento delle “lenze”di detrito eroso dalla pioggia .
Questo è il principale aspetto che va preso in esame quando si intende realizzare un terrazzamento su pendici acclivi e che giustamente fu considerato all’atto della
realizzazione dell’impianto tant’è che a confine con il il bosco, tutti gli oliveti del Monte Pisano, furono dotati delle “canalette o fosse di guardia” che intercettano le acque piovane provenienti dai sovrastanti terreni boschivi o pascolivi e le convogliavano negli impluvi principali.
Questo accorgimento ha fatto si che a oltre 120 anni dagli ultimi impianti degli oliveti sul nostro monte il terrazzamento è ancora in piedi, anche se comincia a mostrare segni di cedimento soprattutto nelle aree percorse dal fuoco.
Purtroppo i primi abbandoni manutentivi hanno riguardato proprio il sistema scolante e la dove si sono verificati i grossi incendi boschivi, il sistema è entrato in crisi e al danno diretto sulle coltivazioni, si è sovrapposto quello strutturale.
Mentre, dal punto vegetazionale, l’olivo reagisce “spollonando” dalla ceppaia, se viene meno la struttura su cui è impiantato l’impianto si perde definitivamente.
L’incendio di Vicopisano è stato particolarmente violento causa siccità, temperatura e consistenza del materiale infiammabile. Quest’ ultimo fattore ha evidenziato purtroppo che con la scomparsa delle professionalità agricole storiche l’accumulo di materiale secco, non adeguatamente sfalciato e rimosso nei giusti periodi, sia dagli oliveti che dalle aree limitrofe ad essi, ha costituito un deposito di combustibile che ha reso il fuoco più distruttivo per l’intera massa vegetazionale che tratteneva le acque piovane sovrastanti i terrazzamenti e all’interno degli stessi.
Dal sopralluogo è emerso altresì che sono presenti strade poderali e forestali ad alta pendenza prive di canalizzazioni, sia trasversali che longitudinali, che possono concentrare afflussi di acque, non solo sui terrazzamenti, ma anche su strutture abitative o di servizio.
Considerato ciò possiamo dedurre che per gli interventi di ripristino al momento per la parte botanica possiamo contare su tempi più lunghi, mentre per la parte idraulico agraria e idraulico forestale sono indispensabili urgenti opere manutentive dell’intera struttura scolante a partire dalle “canalette di Guardia” in quanto sono le prime linee di difesa del terrazzamento.
Tutto ciò in previsione degli imminenti temporali di fine estate che purtroppo risultano sempre più violenti e che scaricano grosse masse d’acqua in tempi brevissimi.
L’energia accumulata durante l’estate è sempre più alta e la massa d’acqua trasportata dall’evento meteorico è particolarmente pesante.
Per tale motivo la cellula temporalesca incontra più difficoltà a superare i crinali montani scaricando l’intero contenuto sui versanti di primo impatto rispetto alla direzione di provenienza.
È gioco forza che i crinali esposti, come in questo caso verso “Libeccio”, siano sottoposti a tali fenomeni.

Proposte

Valutati tutti questi aspetti e accertate le tracce dell’antica struttura scolante non più idonea a ricevere masse d’acqua provenienti dalla sovrastante area boscata, distrutta dall’incendio, si possono formulare le seguenti necessità:
1)Per l’area agricola:
-Ripristino della canalizzazione di guardia a monte del terrazzamento mediante il taglio della vegetazione infestante residua;
-affondamento della struttura fino allo scorrimento di origine mantenendone l’inclinazione a giropoggio rimuovendo tutto il materiale accumulato negli anni e riarginatura nei tratti di rottura per conservare almeno una sezione di 40 cm di ampiezza alla base;
-ripristino impluvi principali e eventuali “fognature” coperte di scarico a rittochino;

Schemi visivi di un corretto ripristino di una canaletta di guardia, impluvio principale di
scarico e fognatura coperta

2)Per l’area forestale:
-Realizzazione di graticciate morte trasversali alle linee di massima pendenza utilizzando il materiale vegetale bruciato al fine del trattenimento del detrito che potrebbe ostruire le canalette di guardia

3) per le strade poderali e forestali;
-Realizzazione di idonea regimazione idraulica longitudinale e trasversale mediante canalette di sottoscarpa e basti rovesci di scarico trasversali in corrispondenza degli impluvi o canalizzazioni. Si consiglia di realizzare delle graticciate o briglie in corrispondenza dello scarico della regimazione al fine di contenere la velocità di corrivazione delle acque e trattenere il detrito trasportato

regimazione corretta delle acque su strada poderale

Vicopisano 24 agosto 2021

A cura dello sportello di agroecologia Calci
Relatore Fabio Casella