L’UOVO, LA GALLINA E ALTRE CREATURE. materiali del Seminiamo Saperi on-line del 18 Aprile 2020.

Lo Sportello con i suoi esperti dà assistenza ad allevatori di animali da cortile ed aspiranti tali.

Giuliana Terracciano, veterinaria presso l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Lazio e della Toscana (sez Pisa) e allevatrice da sempre di polli e galline (!!!), in collaborazione con Francesca Pisseri, medica veterinaria esperta in alimentazione animale ci spiegano i trucchi per fare la felicità di un pollo!

Presentazione di Giuliana Terracciano
Qui c’è la presentazione da guardare, approfittane
Convivenze felici (di Francesca Pisseri)

Scarica il MANUALETTO dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Toscana e del Lazio intitolato “Animali da cortile? Si Grazie!

Il testo breve  del pieghevole “Animali da cortile? -Si grazie!” è riportato sotto l’immagine di copertina. In fondo trovi anche i riferimenti della ASL 5 di PISA e dell’IZS per avere ricette e informazioni!

Per una buona gestione igienico-sanitaria dell’allevamento RURALE di animali da cortile

L’allevamento rurale per autoconsumo degli animali da cortile (volatili e conigli) è tradizione consolidata che consente di produrre, in un’ottica di sostenibilità ambientale, alimenti di qualità. Questa realtà può essere ancora migliorata con l’applicazione delle buone prassi di allevamento, nel rispetto delle esigenze fisiologiche degli animali e attraverso una attenta gestione igienico-sanitaria dell’allevamento.

Regole
generali

  1. La detenzione di animali da cortile, anche ad uso familiare, deve essere denunciata al Servizio Veterinario della USL che attribuisce un numero di identificazione dell’allevamento e lo inserisce nell’archivio delle anagrafi zootecniche. Il numero verrà riportato su eventuali ricette veterinarie. La registrazione è gratuita, non comporta altri oneri.
  2. Per consentire un’agevole pulizia e disinfezione I ricoveri per gli animali devono essere costruiti con materiali lisci e possibilmente lavabili.
  3. Per evitare la formazione di cattivi odori ed il proliferare di insetti e animali non graditi, Evitare l’accumulo di deiezioni e letame, non lasciare alimenti in abbondanza o loro scarti.
  4. Per evitare lo sviluppo di muffe e la contaminazione da insetti e roditori I mangimi confezionati o sfusi devono essere conservati in luoghi asciutti e chiusi.

Conigli

  1. Le gabbie per conigli devono essere in materiale facilmente lavabile, disinfettabile e resistente alla corrosione, con piano di calpestio non in metallo perché non crei lesioni ai piedi degli animali e consenta una rapida fuoriuscita di feci e urina.
  2. Se allevati a terra, approntare la lettiera con paglia, da rinnovare spesso o su terra battuta ma da sanificare periodicamente
  3. Non posizionare i gabbioni in corrispondenza di correnti d’aria
  4. Nel locale di allevamento deve essere evitata la presenza di topi, ratti, cani, gatti ed altri animali indesiderati.
  5. Evitare che persone estranee entrino in allevamento, specialmente quelle che hanno un altro allevamento di conigli.
  6. Le deiezioni devono essere asportate dai vassoi e comunque da sotto i gabbioni tutti i giorni, e depositate in apposita concimaia a tenuta oppure, a seconda delle dimensioni dell’allevamento, in qualsiasi altro contenitore e qui fatte maturare prima di essere usate come concime organico da spargere sul terreno.
  7. Rifornirsi di animali nuovi da fonte sicura e tenerli in isolamento per almeno due settimane.
  8. Vaccinare i riproduttori ogni sei mesi contro la Mixomatosi e la Malattia emorragica o almeno una volta prima dell’inizio della stagione estiva. Per i soggetti da macello è sufficiente una sola vaccinazione intorno ai 55 giorni.
  9. Rendere leggermente acida l’acqua di bevanda aggiungendovi aceto di vino in proporzione di due cucchiai da minestra per litro.
    Somministrare solo fieno asciutto e ben conservato integrando quotidianamente con paglia e/o crusca e cereali.
  10. In caso di morte di animali rivolgersi sempre al Servizio Veterinario della ASL o all’Istituto Zooprofilattico.

Avicoli
polli, galline, tacchini,
faraone, anatre, oche, ecc.

Una attenta conduzione igienico–sanitaria del pollaio consente un uso molto limitato
di farmaci, quindi di avere animali sani e di conseguenza alimenti sicuri e privi di  residui

  1. Sul pavimento predisporre una lettiera costituita da sabbia o trucioli di legno, da rinnovare periodicamente. La lettiera sporca deve essere depositata in apposita concimaia a tenuta oppure, a seconda delle dimensioni dell’allevamento, in qualsiasi altro contenitore e qui fatta maturare almeno un mese prima di essere usata come concime organico da spargere sul terreno.
  2. Tenere i locali di ricovero ben areati con sufficiente illuminazione naturale.
    Evitare concentrazioni eccessive di animali perché questi fattori predispongono all’insorgenza di numerose malattie.
  3. Posatoi, abbeveratoi e mangiatoie devono essere di materiali facilmente lavabili e disinfettabili.
  4. Nella zona esterna “di razzolamento” evitare i ristagni di acqua e prevedere buche con sabbia e cenere dove gli animali possono ripulirsi dai parassiti esterni.
  5. Evitare di allevare insieme specie diverse (per esempio anatre con polli).
  6. Evitare di allevare insieme animali di età diversa.
  7. Per quanto possibile, adottare il “tutto pieno-tutto vuoto” e tra un ciclo e l’altro pulire e disinfettare il pollaio prima di rimettere nuovi animali. La disinfezione può essere effettuata, per le strutture che lo consentono, con il fuoco oppure con prodotti disinfettanti come la varechina da bucato,
    diluita al 5% in acqua, o con creolina.
  8. Evitare che persone estranee entrino in allevamento, specialmente quando hanno un proprio allevamento di pollame.
  9. Rifornirsi di animali da fonte sicura.
    Se da commerciante pretendere sempre il certificato (Mod. 4) con il quale si attesta la provenienza degli animali.
    Questo certificato va conservato per almeno 1 anno.
  10. Vaccinare contro la Pseudopeste Aviare i pulcini nati in azienda.
  11. Isolare gli animali malati e consultare un veterinario. Portare gli animali morti presso il Servizio Veterinario della ASL o alla Sezione dell’Istituto Zooprofilattico più vicina dove verranno effettuati, gratuitamente, gli opportuni accertamenti diagnostici ed indicati i provvedimenti terapeutici e/o profilattici da adottare.

Per ricette, informazioni e consigli rivolgersi al servizio veterinario della asl e/o all’istituto zooprofilattico

ASL 5 PISA
Pisa – Galleria G.B. Gerace, 14 – 050.954434
Pontedera – Via Roma, 180 – 0587.273227
terricciola – La Rosa – Via Verdi 32 – 0587.635747
Volterra – Borgo S. Lazzaro, 5 – 0588.91885
pomarance – Via Roma, 5 – 0588.62313
Castelnuovo Val di Cecina – Via Verdi, ex Mattatoio pubblico – 0588.91888

IZS
Istituto Zooprofilattico Sperimentale Lazio e Toscana
Sezione di Pisa
via Statale Abetone Brennero, 2
050.553563
pisa@izslt.it

Alcuni risultati del seminario. Da Alice, Francesco, Flora e Stella.